Annalisa
2004-05-22 15:21:44 UTC
Premetto che in materia di peplum-movies non mi piace essere pedante; sono
talmente entusiasta quando ne esce uno che posso perdonare volentieri le
incongruenze che saltano all'occhio agli addetti ai lavori, purchè venga
fuori un bel film. Ciò detto, non posso fare a meno di dire con mio grande
rammarico che Troy non è per niente un bel film. Se anche volessimo mettere
una pietra sopra a tutte le corbellerie che vediamo in più di tre ore di
pellicola, resterebbe un film lento, con brutte scenografie e brutta
fotografia, scene di battaglia un po' povere e dei dialoghi veramente
imbarazzanti. Voglio tacere sulle innumerevoli invenzioni del regista, ormai
fin troppo note (cugini che spuntano da tutte le parti, Agamennone e Menelao
fatti fuori etc.etc.), che oltretutto non sono nemmeno utili a creare una
storia più godibile. Agamennone "pastore di uomini" è un troglodita che
parla come in un film western di serie Z. Il nobile Menelao è ancora peggio
del fratello, al punto che non ci si stupisce che Elena scappi con Orlando
Bloom, e il buon Gorgia poteva anche non prendersi l'incomodo di
giustificarla ;-)). Ettore-Eric Bana, Paride-Orlando Bloom e Priamo-Peter
O'Toole sono convincenti nei rispettivi personaggi, ma le castronerie e la
povertà del film sono tali che anche loro possono fare ben poco. Talvolta le
ricostruzioni degli ambienti fanno rimpiangere quelle di Gardaland. Le lance
non vengono lanciate, ma vi si combatte come in un film di samurai, e certe
evoluzioni di Brad Pitt con addosso un armatura che, fra l'altro, doveva
pesare un bel po', lo fanno sembrare più Bruce Lee. E come commentare la
patetica scena del "tempio profanato" da parte di Achille e dei suoi, con
Ettore che obbidisce come un cagnolino quando viene rispedito a casa?
Ma la cosa che più mi è dispiaciuta è che Troy non decolla, non è mai
veramente "epico". E pensare che molti passi dell'Iliade si sarebbero
prestati benissimo ad un "filmone". Dove sono i nobili alleati dei Troiani,
provenienti da gran parte dell'Asia Minore? Perchè non c'è traccia della
peste nel campo acheo, della preghiera di Crise? (io con queste scene avrei
fatto cominciare il film, e poi avrei messo un flashback sul rapimento di
Elena). E la tensione del momento in cui Priamo, dalle mura, si fa indicare
da Elena (che già torna a guardare il marito con rinnovato interesse) i
guerrieri greci? Insomma, con tutti quei soldi e quel cast si poteva
decisamente fare un buon film; invece, una delle storie più grandiose di
tutti i tempi è stata ridotta a un canovaccio ridicolo e banale. "Il
Gladiatore" sì che è un bel film: possiamo commentarne le incongruenze e le
inesattezze, ma ci sono scene coinvolgenti, scenografie convincenti e una
colonna sonora bellissima. Ma "Troy", con mio estremo disappunto, con il
Gladiatore non ha proprio niente a che vedere.
A questo punto, ragazze mie, non resta altro che lustrarci un po' gli occhi
con Brad Pitt (io però preferisco Ettore e Paride :-)) e compatire la povera
Clitemnestra che aspetterà invano con l'ascia il marito sulla porta di casa.
ciao
Annalisa
talmente entusiasta quando ne esce uno che posso perdonare volentieri le
incongruenze che saltano all'occhio agli addetti ai lavori, purchè venga
fuori un bel film. Ciò detto, non posso fare a meno di dire con mio grande
rammarico che Troy non è per niente un bel film. Se anche volessimo mettere
una pietra sopra a tutte le corbellerie che vediamo in più di tre ore di
pellicola, resterebbe un film lento, con brutte scenografie e brutta
fotografia, scene di battaglia un po' povere e dei dialoghi veramente
imbarazzanti. Voglio tacere sulle innumerevoli invenzioni del regista, ormai
fin troppo note (cugini che spuntano da tutte le parti, Agamennone e Menelao
fatti fuori etc.etc.), che oltretutto non sono nemmeno utili a creare una
storia più godibile. Agamennone "pastore di uomini" è un troglodita che
parla come in un film western di serie Z. Il nobile Menelao è ancora peggio
del fratello, al punto che non ci si stupisce che Elena scappi con Orlando
Bloom, e il buon Gorgia poteva anche non prendersi l'incomodo di
giustificarla ;-)). Ettore-Eric Bana, Paride-Orlando Bloom e Priamo-Peter
O'Toole sono convincenti nei rispettivi personaggi, ma le castronerie e la
povertà del film sono tali che anche loro possono fare ben poco. Talvolta le
ricostruzioni degli ambienti fanno rimpiangere quelle di Gardaland. Le lance
non vengono lanciate, ma vi si combatte come in un film di samurai, e certe
evoluzioni di Brad Pitt con addosso un armatura che, fra l'altro, doveva
pesare un bel po', lo fanno sembrare più Bruce Lee. E come commentare la
patetica scena del "tempio profanato" da parte di Achille e dei suoi, con
Ettore che obbidisce come un cagnolino quando viene rispedito a casa?
Ma la cosa che più mi è dispiaciuta è che Troy non decolla, non è mai
veramente "epico". E pensare che molti passi dell'Iliade si sarebbero
prestati benissimo ad un "filmone". Dove sono i nobili alleati dei Troiani,
provenienti da gran parte dell'Asia Minore? Perchè non c'è traccia della
peste nel campo acheo, della preghiera di Crise? (io con queste scene avrei
fatto cominciare il film, e poi avrei messo un flashback sul rapimento di
Elena). E la tensione del momento in cui Priamo, dalle mura, si fa indicare
da Elena (che già torna a guardare il marito con rinnovato interesse) i
guerrieri greci? Insomma, con tutti quei soldi e quel cast si poteva
decisamente fare un buon film; invece, una delle storie più grandiose di
tutti i tempi è stata ridotta a un canovaccio ridicolo e banale. "Il
Gladiatore" sì che è un bel film: possiamo commentarne le incongruenze e le
inesattezze, ma ci sono scene coinvolgenti, scenografie convincenti e una
colonna sonora bellissima. Ma "Troy", con mio estremo disappunto, con il
Gladiatore non ha proprio niente a che vedere.
A questo punto, ragazze mie, non resta altro che lustrarci un po' gli occhi
con Brad Pitt (io però preferisco Ettore e Paride :-)) e compatire la povera
Clitemnestra che aspetterà invano con l'ascia il marito sulla porta di casa.
ciao
Annalisa