Discussione:
Il DNA di Tutankamen e parentado [lungo]
(troppo vecchio per rispondere)
Mezzomatto
2011-02-04 17:16:11 UTC
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Sul numero di settembre 2010 di National Geographic è apparso un articolo di
Zahi Hawass, il ben noto sovrintendente alle antichità dell'intero Egitto.
Chissà quali problemi sta affrontando in questo periodo. A lui tutta la
nostra simpatia e gli auguri che il patrimonio storico e artistico del suo
paese riceva pochi danni dalla situazione.

L'articolo, intitolato "King Tut's family secret", riporta i risultati
delle ricerche effettuate sul DNA di un gruppo di 11 mummie sospettate di
essere strettamente imparentate con Tutankhamun, che vanno da Tuya e Tuyu,
genitori
di Tiye consorte di Amenhotep III e regina, ai due feti trovati nella tomba
di Tutankhamun. Uso i nomi come li trovo nell'articolo.
Un breve excursus storico:
I - 1.390 B.C. - Amenhotep III sale al trono di un impero che va
dall'Eufrate alla quarta cateratta del Nilo. Il suo regno dura per 37 anni
ed è caratterizzato da una grande prosperità.
II - Gli succede il secondogenito Amenhotep IV che abbandona la religione
tradizionale per passare al monoteismo; unico dio: Aten. Cambia il suo nome
in Akhenaten, si trasferisce in una nuova capitale, Amarna. Sotto il suo
regno si ha un notevole rinascimento artistico, ma verso la fine si entra in
un periodo di rivolta e restaurazione. Uno o forse due re gli regnano
accanto negli ultimi anni della sua vita e immediatamente dopo la sua morte.
Secondo Zahi Awass uno è la bellissima consorte Nefertiti. L'altro è un
misterioso re, di nome Smenkhkare, del quale non si sa praticamente nulla.
III - dopo un periodo di torbidi e anarchia sale al trono, all'età di 9
anni, Tutankhaten, che ha per moglie Ankhesenpaaten, figlia di Akhenaten e
Nefertiti. Dopo due anni il faraone fanciullo lascia Amarna, torna a Tebe,
restaura l'antica religione e muta il nome in Tutankhamun (e la regina in
quello di Ankhesenamun). Dieci anni dopo l'ascesa al trono Tutankhamun
muore, viene sepolto e dimenticato (probabilmente per la furia di cancellare
i re di Amarna).
IV - una regina egiziana, vedova e senza figli (quindi probabilmente la
vedova di Tutenkamun), chiede al Re degli Ittiti di mandargli un principe da
sposare e incoronare faraone. Il principe ittita viene però assassinato
prima di arrivare a Tebe. Sale al trono il generale Horemheb, che muore a
sua volta senza figli lasciando il trono a un collega, generale
dell'esercito. Costui fu Ramses I iniziatore della XIX dinastia.

La ricerca sul DNA delle mummie aveva lo scopo di identificare la genealogia
paterna e materna di Tutankhamun.
In varie iscrizioni del suo regno Tutankhamun indica Amenhotep III con un
termine ambiguo che può significare sia 'padre' che 'nonno' che,
genericamente, 'antenato'. Ma la cronologia più accettata fa risalire la
morte di Amenhotep III ad almeno dieci anni prima della nascita di
Tutankhamun. Alcuni archeologi credono che suo padre sia lo stesso Akhenaten
per l'iscrizione su un blocco di calcare (trovata ad Amarna) in cui
Tutankhaten e Ankhesenpaaten
sono definiti amati figli del re. Ciò significherebbe che Tut. ha sposato
una sorella. Alcuni ritengono che padre di Tut sia
invece il misterioso Smenkhkare. E' certo (da dati storici) che
Ankhesenpaaten sia figlia di Akenhaten e di Nefertiti, quindi strettamente
imparentata con Tut (zia o sorella o sorellastra?).
Le mummie analizzate sono state:
- quella di Tutankhamun stesso
- quella di Amenhotep III
- quelle di Yuya e Tuyu, genitori della regina Tye, moglie di Amenhotep III
- un maschio trovato nella tomba KV55 e sospettato di essere Akhenaten o
Smenkhkare
- due femmine conosciute come "Elder Lady" e "Young
Lady", trovate in una camera mortuaria adiacente a quella di Amenhotep II
(KV35)
- due femmine provenienti dalla tomba KV21 (della 18ma dinastia) con la mano
sinistra stretta a pugno e appoggiata sul petto, posizione interpretata come
tipica delle regine.
- due feti trovati nella tomba di Tutankhamun.

Le analisi sul DNA del cromosoma Y fa emergere che:
- al 99 % la mummia KV55 era figlio di Amenhotep III ed era padre di
Tutankhamun.
Quindi disponiamo della mummia del padre, ma non sappiamo ancora
chi sia. Secondo alcune analisi della struttura ossea, di tipo forense,
l'individuo sarebbe morto a una età attorno ai 25 anni, quindi non potrebbe
essere Achenaten. Secondo altre analisi, disposte da Zahi Awass (CT scans)
si evidenzia una degenerazione della colonna vertebrale e osteoporosi che
datano la
morte attorno ai 40 anni. Awass conclude che molto probabilmente la mummia
KV55 sia quella di Achenaten, anche se non può tassativamente escludere che
si tratti invece di Smenkhkare.

Per quanto riguarda l'ascendenza materna:
La Elder Lady è figlia di Yuya e Tuyu. I suoi capelli sono morfologicamente
simili a quelli trovati in una bara in miniatura nella tomba di Tutankhamun,
con l'iscrizione Tiye (moglie di Amenhotp III e madre di Akhenaten). Viene
quindi identificata come Tiye. Era anche sorella della mummia KV55.
Tutankhamun era quindi figlio di un incesto. Non c'è evidenza storica che
una delle mogli conosciute di Akhenaten (Nefertiti e Kiya) fosse anche sua
sorella.

I date delle analisi suggeriscono anche che uno dei feti trovati nella tomba
di Tut. sia suo figlio, mentre l'altro è ertamente di una figlia. La mummia
KV21A
potrebbe essere la madre del feto, quindi potrebbe essere la moglie/sorella
di T.
Ankesenhamun. Nulla viene detto circa la mummia KV21B.

L'articolo si conclude con una serie di ipotesi sulla morte di Tutankamun.

Si esclude una morte violenta (colpo di mazza in testa) perchè il foro nel
cranio viene ora attribuito alle operazioni di mummificazione (asportazioned
ella materia cerebrale). Si esclude invece che le fratture e le necrosi al
piede sinistro siano dovute alla mummificazione, perchè ci sono segni di
ricostruzione dell'osso, per cui esse avvennero a faraone ancora in vita. Il
rinvenimento nella tomba di 130 bastoni da passeggio con segni di usura
testimonierebbero che il faraone soffriva di invalidità di deambulazione.
Esso è inoltre l'unico a essere raffigurato nell'atto di scoccare una
freccia da seduto. La presenza di DNA proveniente dal plasmodium falciparum
testimonia che Tut fosse affetto da malaria. Può essere stata la malaria la
cusa della sua morte? Sì, potrebbe. Però la malaria era comune nella regione
e il re avrebbe potuto acquisire l'immunità alla malaria. National
geographic usa il termine generico 'malaria', però il Plasmodium falciparum
è associato alla forma maligna della malaria, quella che produce una elevata
percentuale di decessi.
I ripetuti incroci di consanguinei potrebbero essere stati fatali alla
capacità riproduttiva della coppia reale che terminò di fatto (Horemheb a
parte) la XVIII dinastia.

Giuseppe De M.
Righel
2011-02-04 22:44:53 UTC
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In news:uvW2p.38125$***@tornado.fastwebnet.it, Mezzomatto ci ha
scritto:

(cut)

Crtedo che ci vorrà un po' di tempo prima che io possa rispondere con un
minimo di raziocinio al tuo messaggio.
Dammi la possibilità di cercare di documentarmi.
Certo, qui ci vorrebbe l'aiuto di Oyam Horm. Chissà se ci legge.

A proposito ma qual'è, se c'è, la domanda?

Ciao,
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Righel
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R***@libero.it
2011-02-05 08:40:12 UTC
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Post by Righel
A proposito ma qual'è, se c'è, la domanda?
Ciao,
--
Righel
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Onestamente, sarà perchè ho letto un po' in fretta, ma domande non è ho
notate
Mezzomatto
2011-02-05 11:43:38 UTC
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Post by R***@libero.it
Post by Righel
A proposito ma qual'è, se c'è, la domanda?
Ciao,
--
Righel
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Onestamente, sarà perchè ho letto un po' in fretta, ma domande non è ho
notate
La domanda è implicita: chi sono i genitori di Tutankhamun?

Giuseppe
Righel
2011-02-06 11:38:16 UTC
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Post by Mezzomatto
La domanda è implicita: chi sono i genitori di Tutankhamun?
Ehm... Credo, che data la situazione così complicata, dovremmo consultare il
Maresciallo Rocca o, forse meglio, il Commissario Montalbano :-)

Ho provato a costruire un grafico dei risultati delle fonti (genetiche e
storiche) ma mancano ancora troppi elementi.

1) Il padre di Tutankhamun è il tizio trovato nella tomba KV55, d'accordo,
ma non è chiaro se si tratti di Ahkenaten (o Amenotep IV che dir si voglia)
oppure di Smenkhkare.
Secondo A. Gardiner (1), Smenkhkare sarebbe stato il marito di Merytamun,
figlia maggiore di Nefertiti.
"Se" l'uomo della KV55 è Smenkhkare allora lui è il padre e,
presumibilmente, Merytamun la madre. Quindi Nefertiti ne sarebbe la nonna.
Ma c'è quel "Se"...
C'è poi da aggiungere che un nome alternativo di Smenkhkare (maledetta
abitudine egizia di riempire i re di nomi e soprannomi!) è
Nefernefruaten-prediletto da Wa'enre' (2). La prima parte del nome sembra
richiamarsi a Nefertiti, sua suocera che probabilmente all'epoca era già
morta, ma non dimentichiano che la parola "nefer" in egiziano significa
semplicemente bella /o, e che ne sappiamo se magari Smenkhkare non fosse
stato eletto "Mister Tebe dell'anno 12 di Amenotep IV"? :)
La seconda parte del nome, Wa'enre' o Wa-en-Ra, è un epiteto consueto di
Akenhaten che probabilmente deriva dal "Grande Inno ad Aton" (3), il quale
potrebbe essere stato ereditato dal precedente re.

2) Della madre, peraltro, non trovo traccia, né cenno alcuno nell'articolo.

Resto comunque sempre perplesso, se non addirittura sospettoso, sui
risultati delle analisi genetiche: non so davvero se forniscano (anche in
termini forensi) una certezza assoluta, soprattutto quando si tratta di DNA
così antichi.
Ma non è materia mia, quindi mi limito a scuotere il capo.

Ciao,


_________Note___________
(1) Alan Gardiner, La civiltà egizia, Milano 1971, pag.212
(2) AA.VV. The City of Akhenaten, Londra 1951
(3) http://digilander.libero.it/Menkaurah/ilgrande.htm
--
Righel
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Mezzomatto
2011-02-06 17:54:45 UTC
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Post by Righel
1) Il padre di Tutankhamun è il tizio trovato nella tomba KV55, d'accordo,
ma non è chiaro se si tratti di Ahkenaten (o Amenotep IV che dir si
voglia) oppure di Smenkhkare.
Awass opta per Akhenaten, ma la madre non sarebbe, secondo lui, nessuna
delle due mogli note, bensì la Young Lady della tomba KV35
cioè una sua sorella (o sorellastra). Questa KV35YL discende certamente da
Yuya e Tuyu, suoceri di AmenhotepIII.
Le discendenze, secondo Awass, sono:

- Yuya e Tuyu sono genitori di Tiye
- Amenhotep III e Tiye sono genitori della KV55 e della KV35YL
- KV55 si è accoppiato con la sorella KV35YL e ha generato Tut e la KV21A
- Tut e la sorella KV21A sono i genitori dei due feti trovati nella sua
tomba (KV62)

in base alle seguenti considerazione: il marcatore 12 passa da Tuyu a Tiye
(Amenhotep III ne è privo)
- il marcatore 12 è presente sia in KV55 che nella Young Lady della KV35.
Uno dei due lo ha passato a Tut.
- Lo stesso marcatore è presente nella KV21A e nei due feti.

La attribuzione di KV55 = Akhenaten ( e non Smenkhkare) è basata sulla
pietra calcarea di Amarna (Tutankhaten e Ankhesenamun si dichiarano figli di
Achenaten), sul ritrovamento della ciocca di capelli di Tiye nella tomba di
Tut (segno di affetto nei confronti della nonna, difficilmente potrebbe
essere verso una bisnonna) e sulla nuova stima dell'età del decesso (40 anni
circa e non meno di 25 come in precedenza stimato). Età che mi sembra ancora
bassa per Akhenaten. Regnò per diciassette anni, quindi sarebbe salito al
trono a 23. Nacque quindi nel 14mo anno di regno del padre. Era il
secondogenito. Possibile che Amenhotep III abbia aspettato così tanto a
mettere al mondo un erede?
Post by Righel
Resto comunque sempre perplesso, se non addirittura sospettoso, sui
risultati delle analisi genetiche: non so davvero se forniscano (anche in
termini forensi) una certezza assoluta, soprattutto quando si tratta di
DNA così antichi.
Ma non è materia mia, quindi mi limito a scuotere il capo.
Non è nemmeno materia mia. Posso dire solo che:
- le analisi sono state effettuate dalla facoltà di medicina dell'Università
del cairo con la consulenza di tre esperti internazionali: Carsten Push
dell?università di tubinga, Albert Zink e Paul Gostner di Bolzano (gli
analizzatori della mummia del Similaun)
- il punto più difficile era evitare contaminazioni da prodotti della
mummificazione, DNA dei mummificatori, DNA degli scopritori delle mummie,
DNA degli attuali analizzatori.
- una incognita sui risultati è lìantichità del DNA e i non ben conosciuti
deterioramenti dovuti al tempo.
Spero che l'intera operazione sia pubblicata su una seria rivista
scientifica, con tanto di referee e pubblica discussione sui risultati.

Giuseppe
Post by Righel
Ciao,
_________Note___________
(1) Alan Gardiner, La civiltà egizia, Milano 1971, pag.212
(2) AA.VV. The City of Akhenaten, Londra 1951
(3) http://digilander.libero.it/Menkaurah/ilgrande.htm
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Righel
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Righel
2011-02-07 09:40:52 UTC
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Post by Mezzomatto
Post by Righel
1) Il padre di Tutankhamun è il tizio trovato nella tomba KV55,
d'accordo, ma non è chiaro se si tratti di Ahkenaten (o Amenotep IV che
dir si voglia) oppure di Smenkhkare.
Awass opta per Akhenaten
E' anche la mia sensazione, per quel che può valere.
C'è da considerare, inoltre, che la questione dell'identità di questi
personaggi è ampiamente complicata dall'oggettiva difficoltà di leggere i
caratteri geroglifici di quell'epoca.
Ad esempio: il nome del suocero di Amenotep III, Yuya, potrebbe essere letto
anche Ay. Non a caso P. E. Newberry, in un'ipotesi mai pubblicata
ufficialmente ma ben nota agli egittologi, sostiene la possibile identità
fra Yuya ed ed Ay: ambedue erano detti "Sovrintendente a tutti i cavalli di
Sua Maestà"; ambedue avevano avuto rapporti con la città di Akmin dove il
primo era "Profeta di Min e sovrintendente al bestiame del dio" e dove il
secondo eresse una cappella e lasciò una lunga iscrizione (1). Ambedue
anteponevano al proprio nome l'epiteto di "Padre del dio" che però potrebbe
essere, secondo alcuni, solo un'indicazione di rispettabilità e di età
avanzata.
Analogamente la moglie di Yuya, Tuyu o Tjuia, verrebbe riconosciuta dallo
stesso Newberry come identica a Tey, moglie di Ay (2). Ma cronologicamente
quest'ipotesi è traballante.
Post by Mezzomatto
. . . Akhenaten. Regnò per diciassette anni,
quindi sarebbe salito al trono a 23. Nacque quindi nel 14mo anno di regno
del padre. Era il secondogenito. Possibile che Amenhotep III abbia
aspettato così tanto a mettere al mondo un erede?
Con la moglie principale... ma che ne sappiamo di eventuali altri figli
avuti dalle concubine e quindi non eredi al trono? Non sono stati trovati i
corpi, va bene, ma ciò non comporta necessariamente che il "non trovato non
esiste".
Post by Mezzomatto
- il punto più difficile era evitare contaminazioni da prodotti della
mummificazione, DNA dei mummificatori, DNA degli scopritori delle mummie,
DNA degli attuali analizzatori.
Ed è ciò che mi preoccupa di più.
Post by Mezzomatto
- una incognita sui risultati è lìantichità del DNA e i non ben conosciuti
deterioramenti dovuti al tempo.
Non solo: per la mummificazione oltre al celebre natron (Carbonato di Sodio
Idrato, la soda, insomma) venivano usati numerosi unguenti a base di oli
essenziali, che sono di origine organica.
Post by Mezzomatto
Spero che l'intera operazione sia pubblicata su una seria rivista
scientifica, con tanto di referee e pubblica discussione sui risultati.
Secondo me è ancora prematura la tua speranza: si tratta di un ginepraio dal
quale non sarà facile uscire.

Ciao,

_________Note___________
(1) Gardiner, op.cit. p. 217
(2) "Jea", XLIII, pp. 30 sgg
--
Righel
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Mezzomatto
2011-02-07 10:07:23 UTC
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Post by Righel
Post by Mezzomatto
- il punto più difficile era evitare contaminazioni da prodotti della
mummificazione, DNA dei mummificatori, DNA degli scopritori delle mummie,
DNA degli attuali analizzatori.
possiamo escludere il DNA degli scopritori delle mummie perchè sono stati
vari, scaglionati in un lungo arco di tempo. Si sarebbero dovuti trovare
molti DNA diversi, invece è stata riscontrata una notevole l'omogeneità dei
DNA trovati, analoga a quella riscontrabile nei Romanoff (anch'essi con
svariati matrimoni fra consanguinei). Ritengo di escludere contaminazione da
parte degli analizzatori attuali. Non siamo più in fase dilettantesca o
pionieirstica. Rimane quella dei prodotti della mummificazione. A questo
proposito solo degli esperti potranno escluderla o quantificare i rischi di
una tasle contaminazione. Sembra proprio che la parte più difficile
dell'isolamento del DNA (proveniente dalle parti interne delle ossa, le meno
compromesse dal tempo e dai prodotti di mummificazione) sia stata l'ultima,
quando, contrariamente alle aspettative, si è trovato un liquido bruno,
anzichè limpido e chiaro. Ci sono voluti sei mesi di prove ed errori per
eliminare questi resti di prodotti indesiderati.
Post by Righel
Post by Mezzomatto
Spero che l'intera operazione sia pubblicata su una seria rivista
scientifica, con tanto di referee e pubblica discussione sui risultati.
Secondo me è ancora prematura la tua speranza: si tratta di un ginepraio dal
quale non sarà facile uscire.
Be', il ginepraio mi sa che è stato creato apposta con una accurata
'teatralizzazione' dell'operazione. Si è scelto Tutankhamun, relativamente
poco importante storicamente, per la sua notorietà in ambito di pubblico,
non di specialisti.
Si sarebbe potuto cominciare con una ricerca su famiglie (quattro-cinque
generazioni) ben documentate archeologicamente e storicamente, per
collaudare i metodi di prelievo, purificazione e analisi. Oppure indagare su
periodi storicamente più enigmatici e intriganti (non conosco molto
dell'Egitto, quindi non saprei indicare quali, ma ce ne saranno comunque
stati di 'bivi nella storia').

Giuseppe
Righel
2011-02-07 18:43:59 UTC
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Post by Mezzomatto
Be', il ginepraio mi sa che è stato creato apposta con una accurata
'teatralizzazione' dell'operazione. Si è scelto Tutankhamun, relativamente
poco importante storicamente, per la sua notorietà in ambito di pubblico,
non di specialisti.
Il che rientra nel carattere di Hawas che è anche un "uomo di spettacolo".
Ma si sa che per ricevere finanziamenti (qui come lì) bisogna fare audiens.
Post by Mezzomatto
. . . Oppure indagare
su periodi storicamente più enigmatici e intriganti (non conosco molto
dell'Egitto, quindi non saprei indicare quali, ma ce ne saranno comunque
stati di 'bivi nella storia').
Come no!
Basta pensare alla fine della VI dinastia, che segna anche il passaggio
dall'Antico al Medio Regno.
--
Righel
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2011-02-07 20:02:05 UTC
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Negli anni '70 ed '80, usciva una pubblicazione a fumetti (due/tre volte
l'anno, formato A4, con numero di pagine da pubblicazione bonelliana) di cui
non ricordo il nome esatto, dedicato a versioni a fumetti di autentici
episodi di storia antica, versioni a fumetti di miti antichi ed a ficition
originali, ma tratte dagli uni e/o dagli altri. Il tutto inframezzato da
rubriche e schede dedicate appunto a tali tematiche. Tanto le storie,
quanto le rubriche, erano corredate da un vasto patrimonioo di note
bibligrafiche e di citazioni. Una di tali fiction, era una sorta di
"biografia" di un giovane Akhenaten (ancora Amenofi). Ebbene, in tale
storia, ricordo che, l'altro, si affermava:.
a)Nefertiti era una principessa asiatica (forse mitanniana),
b)Il giovane principe, quando descrive ad un amico l'harem del padre, fa
presente che, fra le sue tante mogli, ci sono anche almeno due sorelle dello
stesso Amenofi III ed una figlia, di cui, stranamente, ricordo anche il nome
"SITAMON". Quindi, quest'ultima era figlia e moglie (e forse anche nipote,
poichè figlia, a sua volta, di una delle sorelle-spose) di Amenofi III.
Si tratta di notizie che possono essere d'aiuto?
lm
Righel
2011-02-08 18:05:51 UTC
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. . . Si tratta di notizie che possono essere
d'aiuto?
Tutto potrebbe essere d'aiuto, caro Lello, se vagliato con prudenza e
attenzione.
La stessa prudenza e attenzione dedicata dai referee alle pubblicazioni
ufficiali.

Congratulazioni, comunque, per la tua memoria! :-)
Ebbene, in tale storia, ricordo che, l'altro, si affermava:.
a)Nefertiti era una principessa asiatica (forse mitanniana)
Nefertiti è nome tipicamente egizio, derivato dal termine /nefer/ già
ricordato, che significa "bello" e dalla desinenza /it/ o /ti/ o /t/ che
indica solitamente il genere femminile. Il suo significato è quindi "la
bella" (*), Come quello di Nefertari sarà "la più bella".
Tuttavia è possibile che tale nome le sia stato assegnato in Egitto e che
originariamente si trattasse di Tadukhipa, figlia del re dei Mitanni,
inviata in sposa ad Amenofi III, quando ormai costui era forse troppo
vecchio e malato per goderne appropriatamente.
Da una lettera di Tushratta (fratello o padre di Tadukhipa, non l'ho capito
bene) alla regina Tiye, dopo la morte del vecchio sovrano, si evince che i
"doveri coniugali" di Tadukhipa erano passati dal padre al figlio.
E' stato quindi ipotizzato che Tadukhipa e Nefertiti fossero la stessa
persona.
C'è però un problema, anzi due:
1) Nefertiti aveva una sorella, Benremut, in Egitto e anche il nome di
questa mi pare egiziano
2) Tey, moglie dell'anziano funzionario Ay, poi diventato re, sosteneva di
essere stata la sua nutrice.
Quindi la questione è tuttaltro che chiara.
b)Il giovane principe, quando descrive ad un amico l'harem del padre, fa
presente che, fra le sue tante mogli, ci sono anche almeno due sorelle
dello stesso Amenofi III ed una figlia, di cui, stranamente, ricordo
anche il nome "SITAMON". Quindi, quest'ultima era figlia e moglie (e
forse anche nipote, poichè figlia, a sua volta, di una delle
sorelle-spose) di Amenofi III.
Si chiamava Sitamun ed era figlia di Amonofi III e della regina Tiye.
Non risulta negli elenchi ufficiali delle spose o concubine di Amenofi ma
esiste un pomo di maiolica sul quale il suo cartiglio sta di fronte a quello
di Tiye ed ambedue sono preceduti dal titolo di "grande sposa del re". Per
questo alcuni egittologi sostengono che il vecchio re abbia sposato la
propria figlia.
Comunque la cosa non sarebbe affatto strana: la "purezza del sangue" veniva
considerata indispensabile per la conservazione della dinastia.
A modo loro, valeva per gli Egizi il motto "noblesse oblige".

Ciao,

(*) In realtà il cartiglio si legge _Nfr t ii ti_ che potrebbe significare
"la bella è arrivata".
--
Righel
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2011-02-10 10:43:52 UTC
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Post by Righel
Nefertiti è nome tipicamente egizio, derivato dal termine /nefer/ già
ricordato, che significa "bello" e dalla desinenza /it/ o /ti/ o /t/ che
indica solitamente il genere femminile. Il suo significato è quindi "la
bella" (* In realtà il cartiglio si legge _Nfr t ii ti_ che potrebbe
significare
"la bella è arrivata".), Come quello di Nefertari sarà "la più bella".
Post by Righel
Tuttavia è possibile che tale nome le sia stato assegnato in Egitto e che
originariamente si trattasse di Tadukhipa, figlia del re dei Mitanni,
Mi haI fatto riaprire dei cassetti della memoria. Si vede che quel fumetto
era, addirittura, più preciso di quanto pensassi. Infatti, si specifica, ora
che me lo fai ricordare, che il nome di Nefertiti era, appunto "Tadukhipa".
cIRCA nEFERTITI, GLI SI attribuiva COME SIGNIficaTo:"la bella che giunge tra
noi".
Post by Righel
inviata in sposa ad Amenofi III, quando ormai costui era forse troppo
vecchio e malato per goderne appropriatamente.
Da una lettera di Tushratta (fratello o padre di Tadukhipa, non l'ho
capito bene) alla regina Tiye, dopo la morte del vecchio sovrano, si
evince che i "doveri coniugali" di Tadukhipa erano passati dal padre al
figlio.
E' stato quindi ipotizzato che Tadukhipa e Nefertiti fossero la stessa
persona.
1) Nefertiti aveva una sorella, Benremut, in Egitto e anche il nome di
questa mi pare egiziano.
Sempre in quel fumetto, si aggiungeva che Tadukhipa, aveva una sorella (o
forse una zia) che già era andata sposa ad Amenofi III, se mi si è aperto
bene il cassetto, la sorella (o forse zia) si sarebbe chiamata "Gelukhipa".
Anzi, si accennava anche ad una corrispondenza con "Tushratta", con la quale
lo si tranqullizzava circa le condizioni di salute di tale sua parente
(figlia, zia o sorella), appunto "Gelukhipa", della quale non solo non
aveva notizie da tempo, ma di cui si lamentava che neppure agli ambasciatori
era più stato concesso di vederla.
Post by Righel
2) Tey, moglie dell'anziano funzionario Ay, poi diventato re,
sosteneva di
Post by Righel
essere stata la sua nutrice.
Quindi la questione è tuttaltro che chiara.
Non mi sovviene nulla al riguardo
Post by Righel
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b)Il giovane principe, quando descrive ad un amico l'harem del padre, fa
presente che, fra le sue tante mogli, ci sono anche almeno due sorelle
dello stesso Amenofi III ed una figlia, di cui, stranamente, ricordo
anche il nome "SITAMON". Quindi, quest'ultima era figlia e moglie (e
forse anche nipote, poichè figlia, a sua volta, di una delle
sorelle-spose) di Amenofi III.
Si chiamava Sitamun ed era figlia di Amonofi III e della regina Tiye.
Non risulta negli elenchi ufficiali delle spose o concubine di Amenofi ma
esiste un pomo di maiolica sul quale il suo cartiglio sta di fronte a
quello di Tiye ed ambedue sono preceduti dal titolo di "grande sposa del
re". Per questo alcuni egittologi sostengono che il vecchio re abbia
sposato la propria figlia.
Comunque la cosa non sarebbe affatto strana: la "purezza del sangue"
veniva considerata indispensabile per la conservazione della dinastia.
A modo loro, valeva per gli Egizi il motto "noblesse oblige".
Ciao,
--
Righel
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Righel
2011-02-10 23:45:06 UTC
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Post by R***@libero.it
Mi haI fatto riaprire dei cassetti della memoria.
Sicuro? ;-)
Da quel che dici più avanti, mi sa che più che altro tu abbia riaperto il
fascicolo di quel fumetto.
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Post by Righel
1) Nefertiti aveva una sorella, Benremut, in Egitto e anche il nome di
questa mi pare egiziano.
Sempre in quel fumetto, si aggiungeva che Tadukhipa, aveva una sorella (o
forse una zia) che già era andata sposa ad Amenofi III, se mi si è aperto
bene il cassetto, la sorella (o forse zia) si sarebbe chiamata
"Gelukhipa".
Dovrebbe trattarsi della zia.
Gelukhipa infatti era sorella di Tushratta e figlia di Shuttarna, re di
Babilonia, andata sposa ad Amenofi III già da tempo, ma il nostro "Faraone"
(chiamiamolo così, anche se non credo che questo titolo fosse stato già
inventato) insisteva per ottenere anche la figlia.
Tutto questo risulta da quel po' che è rimasto di un gruppo di tavolette
scritte in cuneiforme babilonese e trovate per caso nel 1887 da una
contadina, nei pressi di El'Amarna.
Post by R***@libero.it
Anzi, si accennava anche ad una corrispondenza con
"Tushratta", con la quale lo si tranqullizzava circa le condizioni di
salute di tale sua parente (figlia, zia o sorella), appunto "Gelukhipa"
Sono la risposta alle tavolette di cui sopra.

Ciao,
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Righel
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R***@libero.it
2011-02-11 05:12:21 UTC
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Post by Righel
Post by R***@libero.it
Mi haI fatto riaprire dei cassetti della memoria.
Sicuro? ;-)
Da quel che dici più avanti, mi sa che più che altro tu abbia riaperto il
fascicolo di quel fumetto.
Ti giuro: sono anni che non so dove sia finito.

Oyam Ohrm
2011-02-08 18:27:12 UTC
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Post by Mezzomatto
L'articolo, intitolato "King Tut's family secret", riporta i risultati
delle ricerche effettuate sul DNA di un gruppo di 11 mummie sospettate di
essere strettamente imparentate con Tutankhamun
Letto l'articolo, troppo divulgativo per farmi un'idea. Ovviamente
Ahwass riporta ciò che gli è stato riferito dai genetisti molecolari
e, sebbene sia "il faraone", non sa molto di genetica.
Sto dunque cercando di risalire ai lavori originali dei genetisti
molecolari egiziani, dove certamente sono indicati metodi e
protocolli. Cosa importante, perché l'ultima volta in cui mi sono
trovato a discutere di ste cose con colleghi che fanno genetica
molecolare in modo serio, mi hanno detto che di fare certi tipi di
indagini su materiale antico non si fidavano per nulla.
Ad ogni modo, per farla breve, se questi sono riusciti a trovare il
modo per estrarre ed isolare del DNA dalle mummie con efficienza e
purezza superiore al passato, e se sono riusciti a trovare sequenze
abbastanza lunghe ed intatte di DNA nucleare e mitocondriale, si può
fare tutto. E' solo questione di lavorare in modo preciso e pulito.
Cosa non banale, dato che su quelle mummie c'è DNA estraneo in
quantità industriale, che non sono state semplicemente essiccate ma
trattate con sostanze che potrebbero (possono certamente) denaturare
ed alterare il DNA ecc ecc.
Cerco gli articoli seri e vedo di farmi un'idea. Se ci sono riusciti
hanno la mia ammirazione sconfinata.

Oyam
Righel
2011-02-08 23:22:46 UTC
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Ci ha scritto Oyam Ohrm :

(cut)

Grazie, Oyam, contavo proprio su un tuo intervento tempestivo.

D'altra parte hai confermato le perplessità che avevo espresso anch'io due o
. . . colleghi che fanno genetica
molecolare in modo serio, mi hanno detto che di fare certi tipi di
indagini su materiale antico non si fidavano per nulla.
...
... E' solo questione di lavorare in modo preciso e pulito.
Cosa non banale, dato che su quelle mummie c'è DNA estraneo in
quantità industriale, che non sono state semplicemente essiccate ma
trattate con sostanze che potrebbero (possono certamente) denaturare
ed alterare il DNA ecc ecc.
Appunto.

Ciao,
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Righel
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